Superbonus: arriva lo stop totale e famiglie e cantieri finiscono nei guai “Cambia tutto”

Il Superbonus come lo conoscevamo non c’è più ma come deve comportarsi chi ha già iniziato i lavori con questa agevolazione? Tutti i casi.

Non è più una novità che il Superbonus 110% voluto dal Movimento 5 Stelle sia stato mandato velocemente in pensione dal governo guidato dal premier Meloni. Che ha optato per una rimodulazione di questa agevolazione trasformandolo in Superbonus 90%, accessibile solo a patto di rispettare determinati requisiti.

Chi può ancora beneficiare del Superbonus 110% e chi no
Superbonus 110, quando scompare per tutti? Le regole (arlex.it)

La conferma finale di quanto definito nei mesi scorsi è arrivata il 16 ottobre con l’approvazione del testo della legge di bilancio: con esso, a partire dal 1° gennaio 2024, verranno definitivamente a sparire sconto in fattura e cessione del credito. Ma chi ha iniziato i lavori usufruendo di questi bonus e li ha tutt’ora in corso come dovrà comportarsi? Le casistiche sono molteplici ed occorre analizzarle singolarmente.

Superbonus 110%, cosa cambia dal 2024? Le regole per ville e condomini

Sostanzialmente ai condomini restano due possibilità per evitare il blocco del cantiere: versare entro fine anno tutto il rimanente anche qualora i lavori non siano stati portati a compimento, per poter beneficiare del 110%. Altrimenti, qualora il versamento venga effettuato gradualmente fino alla conclusione delle opere, il bonus del quale potranno beneficiare sarà del 70%. Per quanto riguarda le specifiche date nel caso di villette e abitazioni unifamiliari, c’è tempo fino al 31 dicembre solo nel caso in cui almeno il 30% dei lavori sia stato effettuato entro il 30 settembre 2022. Per le altre il bonus, completandoli entro fine anno e nel caso in cui il reddito del proprietario sia inferiore a 15mila euro (calcolati con QF), sarà al 90%.

Superbonus 110%, attenzione alla data di invio della Cila
Ville, condomini, case ricostruite, terremotate o alluvionate: le regole per il superbonus (arlex.it / fonte ansa)

Per i condomini, se la Cila è stata inviata entro il 31 dicembre 2022 e la delibera assembleare è antecedente il 25 novembre di quell’anno c’è tempo fino al 31 dicembre per il 110% che poi passerà al 70 e al 65% nel 2024 e 2025. Nel caso di Cila inviata dopo il 1° gennaio 2023 il bonus è del 90%, mentre dopo il 16 gennaio 2023 non si avrà diritto alla cessione del credito. Anche gli edifici colpiti da alluvioni possono beneficiare del Superbonus fino a fine 2023, mentre quelli in zone colpite da terremoti (dal 2009 in poi) avranno tempo fino al 31 dicembre 2025.

Per le case plurifamiliari fino a 4 unità residenziali con proprietà unitaria la Cila dovrà essere antecedente il 25 novembre 2022 per beneficiare delle medesime regole dei condomini. Stessa cosa per gli edifici demoliti e ricostruiti con comunicazione di inizio lavori presentata entro il 31 dicembre 2022.

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