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Mutui, ora il tasso variabile è conveniente ma le banche dicono no: ecco perché

Oggi i mutui fanno più paura e le persone non sanno più se scegliere il tasso variabile o fisso, e le banche non aiutano a orientarsi.

D’altronde si sa, le banche ti danno l’ombrello quando c’è il sole e te lo tolgono di mano quando piove. Inutile dunque cercare di capire i meccanismi, perché alla fine chi ci rimette sono sempre i soliti: i cittadini.

Oggi il mutuo variabile è più conveniente, anche se non sembrerebbe – Arlex.it

Oggi se andiamo in banca a chiedere un mutuo, molto probabilmente ci consiglieranno il tasso fisso, nonostante sia molto alto. Una situazione all’opposto di qualche tempo fa, quando gli istituti bancari consigliavano altamente il variabile – e poi abbiamo visto cos’è successo.

Ecco perché è bene ascoltare solamente in parte i consigli della banca.

I motivi per cui oggi è meglio preferire il mutuo a tasso variabile

Il problema non risiede tanto o solo nei rincari dei mutui, perché una famiglia oggi deve vedersela con aumenti da tutte le parti, ed è ovvio che da qualche parte debba “tirare le coperte“. Lo scopo della BCE, infatti, è quello di congelare i consumi per far scendere i prezzi (e dunque l’inflazione); di sicuro in questo senso ci è riuscita, perché le persone non hanno più soldi da spendere, una volta tolte le spese fisse.

Banca, i consigli per i mutui – arlex.it

Abbiamo detto che oggi i tassi sono arrivati alle stelle, e pensare a un mutuo variabile potrebbe far paura; da alcune stime si evince che più del 70% delle persone si sta orientando verso un tasso fisso, perché teme i cambiamenti in futuro.

In realtà, quando si stipula un mutuo solitamente lo si fa per molti anni, almeno 20, e dunque l’importante è capire come potranno evolvere in futuro le oscillazioni dei tassi. Andando in banca è molto probabile che ci venga sconsigliato il variabile, ma in realtà l’istituto bancario sa benissimo come andranno le cose tra qualche anno.

La banca proverà a dire che coi variabili il cliente potrebbe entrare in sofferenza, e cercherà di “vendere” il tasso fisso. In realtà c’è da ricordare che i tassi di mercato si riducono coll’aumentare degli anni di mutuo. L’IRS a 20 anni, ad esempio, è molto più alto rispetto a 30 anni. Questo significa che le aspettative sull’inflazione sono al ribasso, e se cala l’inflazione scenderanno anche i tassi.
Published by
Stefania Guerra